I mitici anni ’80 e la storia di Jon

Gli anni 80…a chi non suscitano bei ricordi?

Sono gli anni delle soubrette, di “Drive In”, della musica rock e dei grandi cantautori italiani.

Anni di lotte sociali, di rivoluzioni, invenzioni e scoperte che hanno caratterizzato la vita delle tante persone che li hanno vissuti in prima persona. Così è stato  anche  per Jon che così ama farsi chiamare in onore di Jon Anderson noto cantante della scena rock inglese e fondatore del gruppo Yes.

La storia di Jon è quanto di più attuale e moderno possa essere raccontato. Jon è nato a metà degli anni 60 a Como e porta con se le passioni di quelli che definisce: “gli anni dei miti e dei ricordi”. Passioni svariate che ancor oggi conserva con orgoglio: il rock inglese, il cinema americano e la commedia italiana, la mitica ed inseparabile Dyane 2 cavalli, il tennis. E’ questo il periodo in cui pone le basi per la costruzione della sua famiglia, per la costruzione delle sue certezze.

Certezze che porta con se anche nei decenni successivi: gli anni 90 e i primi del 2000. E’ impegnato nel lavoro, nasce il primogenito, acquista una casa e come tanti sente di aver realizzato i suoi obbiettivi. La vita è pur sempre dura ma con una sicurezza alle spalle tutto diventa più leggero.

Jon come tanti coetanei non ha fatto però i conti con la crisi economica. Tutto cambia infatti alla fine degli anni 2000 e in poco tempo si ritrova a dover far fronte alla perdita di un lavoro fisso, alla perdita di una sicurezza economica che si trasforma nella rottura della relazione con la moglie e nel distacco dalla famiglia.  A questo si unisce anche la perdita della sicurezza mentale e Jon diventa fragile, ansioso e preoccupato.

Dal 2010, anno in cui viene licenziato dall’azienda in cui lavorava da anni, Jon non riesce mai completamente a risollevarsi. La famiglia lo abbandona, il lavoro non è più stabile ma a tempo determinato e spesso con contratti di breve durata, perde anche il padre nella cui casa abita fino all’inizio dell’estate del 2016 e il rapporto con il fratello maggiore che si è prodigato per lui in questi anni di difficoltà,  diventa teso.

Come se non bastasse, è costretto a lasciare la casa di famiglia per le troppe spese e dopo un periodo speso tra la strada e le varie realtà del terzo settore di Como, segnalato del comune di Como viene contattato dall’Ozanam: “C’è un posto libero nella nostra struttura, vuole venire a conoscerci?”. E’ il mese di Maggio del 2016 quando Jon viene accolto alla Casa Ozanam.

Jon che negli anni ha visto la sua vita stravolgersi davanti agli occhi ha trovato finalmente una sicurezza in più, una nuova famiglia dal quale ripartire. Guarda al futuro con occhi diversi e nel suo sguardo si  può intravedere la speranza. Il suo respiro, pur sempre affannato per l’ansia che la vita gli ha comportato, trasmette una ritrovata sicurezza.  

Anche in questi anni difficili Jon ha conservato le passioni e durante questo cammino ne ha coltivata una tutta nuova: la lettura. E’ un lettore vorace e spesso si ripara nella leggerezza della carta scritta per ritrovare se stesso. E’ così appassionato che quest’anno ha letto più di 75 libri! Non ha mai abbandonato la sua Dyane che conserva per i suoi figli come un gioiello e per il suo futuro sogna di poter ritrovare l’indipendenza di una volta e soprattutto il tempo spensierato da poter dedicare ai suoi figli.